Cittadini extra-EU

I cittadini extra-EU che desiderano lavorare in Italia devono fare richiesta di un visto d’ingresso. La domanda di visto può essere presentata presso le autorità diplomatiche e consolari italiane nel proprio paese di residenza. In base ai motivi e alla durata del soggiorno saranno richiesti documenti specifici, quali ad esempio la disponibilità di mezzi economici, le modalità di viaggio e alloggio.
Inoltre, in merito alla assicurazione sanitaria, è necessario verificare prima della partenza se ci sono accordi specifici tra il proprio Paese e l'Italia e cosa fare per accedere al Servizio sanitario nazionale italiano. Se esiste un accordo tra il proprio Paese e l'Italia, è necessario recarsi, una volta arrivati a destinazione, presso uno dei presidi del servizio sanitario regionale con la documentazione. Se non esiste un accordo tra il proprio Paese e l'Italia, è necessario sottoscrivere un'assicurazione medica privata.

Visto per motivi di lavoro subordinato (a tempo indeterminato, determinato, stagionale)

Si ottiene solo dopo il "nulla osta al lavoro" da parte dello Sportello Unico per l'Immigrazione (SUI). Per instaurare un rapporto di lavoro subordinato con un cittadino extracomunitario residente all'estero, infatti, il datore di lavoro - italiano o straniero legalmente soggiornante in Italia - deve presentare richiesta nominativa di "nulla osta al lavoro" al SUI competente per la provincia nella quale si svolgerà l'attività lavorativa.

Visto per motivi di lavoro autonomo

Può essere richiesto per svolgere in Italia attività di lavoro autonomo non occasionale di carattere industriale, professionale, artigianale o commerciale; per costituire una società di capitali o di persone; per accedere a cariche societarie. Per ottenerlo occorre possedere i requisiti professionali e morali richiesti dalla legge dello Stato ai cittadini italiani per l'esercizio dello stesso tipo di attività. 

Cittadini EU

I cittadini EU che rimangono in Italia per più di 3 mesi per un soggiorno non temporaneo, devono effettuare l'iscrizione anagrafica presso l'Ufficio Anagrafe della città dove soggiorneranno una volta arrivati. 

Si prega di fare riferimento al proprio Servizio sanitario nazionale prima di lasciare il proprio Paese di origine per assicurarsi che la propria tessera europea di assicurazione sanitaria sia rilasciata dal proprio Paese (o documento equivalente per gli Stati europei per i quali, anche se transitoriamente, non è stato ancora introdotto, ovvero E-109). Con la tessera europea di assicurazione sanitaria o sostitutiva, è possibile accedere direttamente alle strutture sanitarie del servizio sanitario nazionale italiano. I lavoratori dell'UE che non hanno una copertura sanitaria nel loro paese di residenza devono stipulare una specifica polizza assicurativa che darà loro diritto ad accedere ai servizi sanitari. Senza una polizza assicurativa sanitaria, lo studente sarà responsabile della copertura di tutte le spese mediche.
 
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