Dal CNR 66 borse di studio per studenti e ricercatori ucraini in fuga dalla guerra
La rete scientifica del più grande ente di ricerca italiano si mobilita per dare supporto e accogliere studenti, ricercatori e docenti ucraini
Il Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha approvato lo stanziamento di 66 borse di studio da bandire in favore di studenti, ricercatori e docenti di nazionalità ucraina. Uno sforzo considerevole, che testimonia una risposta coesa e decisa agli effetti dei gravissimi eventi bellici tutt’ora in atto in Ucraina.
L’intervento vede coinvolti tutti i Dipartimenti del CNR ed è frutto di una tempestiva e accurata analisi e ricognizione delle risorse disponibili, portata avanti in tempi rapidi dalla rete scientifica. Con questa operazione, finanziata con fondi di ricerca e in misura aggiuntiva alle disposizioni ministeriali, l’ente ha reso concrete le disposizioni contenute nel Decreto Legge n. 16 dello scorso 28 febbraio sulle ulteriori misure di contrasto alla grave crisi internazionale in atto in Ucraina, con particolare riferimento ad azioni di sostegno alla comunità scientifica e di difesa del diritto allo studio.
Come testimoniato dalla Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, questa risposta "compatta e decisa della rete scientifica interpreta i valori di solidarietà, inclusione e difesa dei diritti umani di cui in ogni tempo e in ogni luogo il progresso scientifico deve farsi portatore. Non c’è futuro senza libertà, e la vita, come la ricerca, aspira alla libertà incessantemente”.
Le 66 borse di studio sono ripartite fra i diversi Dipartimenti del CNR, coprendo tutte le aree disciplinari:
- Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti
- Scienze fisiche e tecnologie della materia
- Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente
- Scienze chimiche e tecnologie dei materiali
- Scienze biomediche
- Scienze bio-agroalimentari
- Scienze umane e sociali, patrimonio culturale
Oltre alla disponibilità a finanziare le borse di studio, sono stati individuati complessivamente anche 32 posti letto in strutture direttamente o indirettamente associate al CNR per l’ospitalità di parte dei borsisti.
Inoltre, alcuni Istituti afferenti al Dipartimento di Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti e al Dipartimento Scienze bio-agroalimentari hanno offerto anche la propria disponibilità a finanziare 10 assegni di ricerca. Una possibilità che sarà valutata più avanti in base alle successive disposizioni del Decreto.
Questa iniziativa del CNR è inclusa anche in ERA4Ukraine, il portale in cui la Commissione Europea sta raccogliendo le azioni intraprese sia alivello europeo sia a livello nazionale a supporto di studenti e ricercatori in fuga dall'Ucraina.