Approvata la legge regionale "Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna"

Approvata la legge regionale "Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione in Emilia-Romagna"

Supporterà l'ecosistema regionale per attrarre talenti, migliorare le opportunità per chi si trova già in Emilia-Romagna e agevolare il rientro di chi sta facendo esperienze all'estero

Il 14 febbraio l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato una nuova legge regionale per attrarre e trattenere giovani talenti: persone a elevata specializzazione che qui possono trovare un lavoro, un proprio spazio professionale o di ricerca, o intraprendere un percorso di ulteriore, alta formazione. Lo stesso potranno fare i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, per un possibile rientro dall’estero.

Le azioni che la Regione intende mettere in campo sono: 

  • agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna 
  • percorsi formativi personalizzati 
  • percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione
  • pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro) per i giovani e le loro famiglie

La bozza di legge regionale è stata dibattuta anche all'interno del Tavolo Multistakeholder sull'attrazione e la retention dei talenti internazionali it-ER: istituzioni pubbliche ed enti locali, università e centri di ricerca, sistema delle imprese, delle professioni e organizzazioni sindacali, il sistema regionale delle Camere di Commercio e le principali associazioni di internazionali del territorio.

Le misure previste saranno garantite attraverso Fondi europei, in particolare per formazione, occupazione e residenzialità, e del bilancio regionale: da quest’ultimo, già a partire da quest’anno è previsto un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le imprese che assumeranno.
Ma nel complesso le risorse che concorreranno al raggiungimento del traguardo fissato sono molte di più, basti pensare agli oltre 100 milioni di euro che la Regione investe per il diritto allo studio universitario assicurando borse di studio in denaro e servizi al 100% degli studenti idonei, per garantire a tutti le stesse opportunità, al di là di condizione economiche e provenienza.

Sono poi disponibili i 13 milioni di euro previsti sempre nel bilancio 2023 per finanziare i progetti sull’attrazione degli investimenti selezionati nell’ultimo bando della legge regionale 14/2014, con quote previste per assunzioni di personale qualificato o per l’ingresso in impresa di ricercatori. Fondi a cui andranno aggiunti quelli di tutti i soggetti coinvolti, dalle altre istituzioni ai privati.

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