Evento “L’anno europeo delle competenze. Capacità, ingegno e partecipazione”

Il prossimo 25 gennaio in Salaborsa si parlerà anche di it-ER

Locandina 25 gennaio

 

In vista delle elezioni europee che si svolgeranno, in Italia, il 9 giugno 2024, il Centro Europe Direct Emilia-Romagna in collaborazione con il Centro di Documentazione europea dell’Università di Bologna propone la rassegnaVerso le elezioni europee 2024” che si svolgerà in Sala Borsa da gennaio a marzo 2024.

Quattro incontri aperti alla cittadinanza che saranno un’occasione per dialogare con autorevoli studiosi, esperti e rappresentanti istituzionali ed approfondire temi e politiche europee che tracciano il futuro dell’Unione europea e sono determinanti per lo sviluppo del nostro territorio.

Al primo dei 4 eventi prenderà parte anche Lara Porciatti, coordinatrice del programma it-ER.

La rassegna fa parte del progetto europeo Local European Youth Event (EYE), coordinato dal Centro di documentazione europea di Forlì, che si terrà a Forlì dal 17 al 19 maggio 2024.

Questi gli appuntamenti nel dettaglio:

  • 25 gennaio 2024 - “L’anno europeo delle competenze. Capacità, ingegno e partecipazione”
  • 9 febbraio 2024 - “Green Deal: transizione ecologica, ambiente e benessere degli animali
  • 22 febbraio 2024 - L’economia sociale: nuove prospettive di sviluppo
  • 7 marzo 2024 - Democrazia e partecipazione

1° incontro: L’anno europeo delle competenze. Capacità, ingegno e partecipazione

L’8 maggio 2024 si chiuderà l’Anno europeo delle competenze, iniziativa lanciata dalla Commissione europea in occasione della Festa dell’Europa 2023, in continuità con l’Anno europeo dei giovani del 2022.  L'iniziativa ha lo scopo di rafforzare le competenze, in particolare quelle necessarie per affrontare la sfida della transizione ecologica e digitale, per sostenere un’occupazione di qualità e la competitività delle imprese.

25 gennaio 2024 – Sala Borsa h. 17.30-19.30

Modera: Sara Sanzi – Radio 3
Relatori:

  • Prof. Giacomo Di Federico – Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Bologna    
  • Dott.ssa Miriana Lanotte – Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Bologna 
  • Vincenzo Colla - Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali  RER
  • Francesca Marchetti - Presidente Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, Assemblea legislativa ER 
  • Lara Porciatti - International Talents Attraction Programme Manager ART-ER 

L'incontro è aperto al pubblico, è gradita l'iscrizione tramite questo link

La legge regionale sui talenti 
Nell’Anno europeo delle competenze, Regione Emilia-Romagna ha approvato la Legge regionale n. 2/2023 ATTRAZIONE, PERMANENZA E VALORIZZAZIONE DEI TALENTI AD ELEVATA SPECIALIZZAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA
La Regione Emilia-Romagna punta sui giovani talenti oltre che su Big Data  e sul digitale per spingere sulla crescita, sull’innovazione e aumentare la competitività e la sostenibilità del sistema Emilia-Romagna.
La “legge sui talenti” è la prima del genere nel panorama nazionale. Il suo obiettivo è quello di attrarre ricercatori, studiosi, professionisti altamente qualificati, sia italiani che stranieri, affinché possano trovare nel nostro territorio condizioni di lavoro, servizi di welfare familiare tali che potranno concretizzare il proprio progetto di vita. Lo stesso potranno fare i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, per un possibile rientro dall’estero.
La Regione intende centrare l’obiettivo che si è posta attraverso diverse misure:

  • agevolazioni alle imprese che assumono giovani che rientrano dall’estero o che sono interessati a lavorare o fare ricerca in Emilia-Romagna;
  • percorsi formativi personalizzati;
  • percorsi di specializzazione e qualificazione attraverso una rete di master in strutture e scuole di alta formazione;
  • pacchetti di servizi di welfare (nidi, scuole, alloggi, conciliazione dei tempi di vita e lavoro) per i giovani e le loro famiglie.

La legge sui talenti nasce da un sistema regionale che lavora per realizzare gli obiettivi comuni e condivisi nel Patto per il Lavoro e il Clima: crescita sostenibile, innovazione e ricerca, nuova e buona occupazione.

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